Un atavico problema recente della sinistra italiana è l'essere distante dalle persone comuni quanto basta per non sentirne l'odore. Non si tratta solo di linguaggio di sinistra che nei suoi decadimenti e depositati ha portato ad un qualche standard di sinistra, ma anche di gesti e tematiche. La classe dirigente di sinistra non conosce i veri problemi della gente, non parla di quelli, non vuole risolverli, perchè non sono abbastanza complessi, contorti, sembrano stupidi, sì, stupidi! Mettiamo che lo siano (e non lo sono), ma cosa ci vuole, con il popò d'intellettuali e scienziati che la sinistra si ritrova, a risolverli? Stiamo parlando di persone che hanno rivoluzionato il modo di vedere il mondo, di gente che ha scritto decine di libri, queste persone potrebbero dedicare 5 minuti al mese per risolvere un problema comune, un problema che forse nemmeno si è posta, o forse se l'è posta e l'ha messo in bocca ad un personaggio volgarotto ed idiota di un suo romanzo, o l'ha catalogato nella raccolta "Quisquilie" finemente decorata e rilegata edita Mondadori 12,90 €. No. No. No!
Questi problemi non vanno presi in giro, non vanno derisi, la gente ci tiene. Capace pure che ti votano, se glieli risolvi. La sinistra deve avvicinarsi alla gente.
Per questo motivo la redazione di Doppiofallo ha deciso di dedicare parte del suo tempo a questo, prefiggendosi di contattare periodicamente un intellettuale definibile di sinistra, il quale si prodigherà nel risolvere un problema della gente, problema scelto di spontanea volontà o propostogli dalla nostra redazione.
Per dare il buon esempio alla classe intellettuale italiana abbiamo contattato per primo un grande linguista americano, più famoso probabilmente per le sue idee radicali: Noam Chomsky.
Z. : Le dò il benvenuto professore, e spero che altri intellettuali la seguano nel vestire i panni dell'amico della gente.
N. C. : Il piacere è mio di poter avere uno spazio dove parlare di altri problemi, che non per questo sono meno importanti.
Z. : Allora le proporrei di andare a bomba al nocciolo del succo del discorso, esponga pure il problema (della gente).
N. C. : È una questione con cui mi sono dovuto confrontare soprattutto cominciando ad avere una certa età. Vede, io senza bere la camomilla non riesco a dormire. Ci siamo?
Z. : Vada avanti.
N. C. : La camomilla di per sè fa abbastanza schifo, acqua calda e sporca no? Quindi necessita di una buona dose di zucchero, se non di miele, quando proprio vogliamo trasformarla in un nettare libidinoso. Fin qui mi segue?
Z. : Come non potrei, Noam. Ma arrivi al problema, Noam, il problema della gente la gente vuole sapere.
N. C. : Perfettamente. Due cose faccio prima di andare a letto, ora che sono vecchio, ahr ahr (Noam ride n.d.r.): bevo la camomilla e mi lavo i denti. Il problema è il seguente: l'ideale sarebbe bere la camomilla a letto, leggendo un libro e lasciando scivolare il proprio corpo nel sonno, ma tutto quello zucchero e quel miele costringe la gente a doversi rialzare per lavare i denti, diminuendo così il potere rilassante della bevanda.
Z. : Un problema mica da ridere Noam, ma prima di presentare la sua soluzione vorrei parlare di quelle che lei ha scartato. Qual'è stato il primo tentativo di risolvere il problema (della gente n.d.r.)?
N. C. : Inizialmente ho posticipato l'andare a letto, prima prendevo la camomilla, magari guardando la tv, dopo mi lavavo i denti ed andavo a letto. Conseguenze? Potere rilassante notevolmente indebolito, lunghi pensieri e lunghe letture certo, ma lei non sa quanto in quel periodo fossi stressato, due occhiaie così.
Z. : Ha mai provato a non lavarsi i denti?
N. C. : L'ho fatto per 5 anni ed una mattina mi sono ritrovato con un molare in putrefazione. Non funziona.
Z: Lavarsi i denti e poi bere la camomilla?
N. C. : Allora può anche non lavarli, l'ho fatto per altri 5 anni ed una mattina mi sono risvegliato senza canini.
Z. : La camomilla senza zucchero proprio non si può prendere vero?
N. C. : Meglio mangiare la merda.
Z. : Va bene, allora ci dica la sua soluzione.
N. C. : Credo sia stata una delle mie più grandi trovate. Da un po' di tempo a questa parte preparo la camomilla, prendo un libra, la tazza e mi dirigo a letto. Sa con cosa l'ho zuccherata?
Z. : Sono tutto orecchie.
N. C. : Con il dentifricio!
Z. : Con il dentifricio?
N. C. : Con il dentifricio!
Z. : Geniale.
N. C. : Grazie.
Z. : Alla gente piacerà.